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“Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare”: Recensione

Il primo capitolo della nuova trilogia dedicato ai Pirati dei Caraibi verrà senz’altro ricordato come quello del grosso ridimensionamento di budget voluto dalla Walt Disney per il nuovo inizio. Ristrettezze a parte, l’operazione dovrebbe garantire l’ennesimo successo al botteghino, la presenza costante su schermo di Johnny Depp, di caratteristi del calibro di Geoffrey Rush, Ian McShane e di bellezze femminili come quelle di Penepole Cruz e Astrid Bergès-Frisbey, forniscono le giuste garanzie di successo ai “Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare“.

La trama del film è piuttosto lineare, il capitano Jack Sparrow è nuovamente in fuga ed alla ricerca della Perla Nera, quando incrocerà Angelica (Penelope Cruz) una vecchia fiamma del passato che convincerà il tenero Sparrow a seguirla sulla nave di Barbanera (Ian McShane) diretti verso la fonte dell’eterna giovinezza.

La nuova pellicola di Rob Marshall non offre molti momenti di stanca, Depp con le continue fughe e smorfie copre bene la scarna sceneggiatura. I momenti migliori del film, sono come al solito quelli che vedono Sparrow come protagonista e l’ingresso delle splendide sirene, mentre il cameo di Keith Richards è davvero poca cosa; troppo poco rock per il vecchio dinosauro dei Rolling Stone. Gli effetti speciali non sono tantissimi,  bellissime sono invece alcune location scelte, quella che precede la prima fuga del film, dove Depp duetta con il bravissimo attore britannico Richard Griffiths (Re Giorgio II), e la natura selvaggia che custodisce la fonte dell’eterna giovinezza. I difetti principali del film sono senz’altro la durata eccessiva, e la scarsa ambientazione in mare, per il resto il film non risente minimamente dell’assenza di Orlando Bloom e Keira Knightley.

Questo quarto capitolo va segnalato come uno dei migliori, e potrebbe rappresentare un ottimo slancio per il prosieguo della saga, buona visione.

  1. Maggio 19, 2011 alle 11:11 am

    Felice di questa recensione tendenzialmente positiva. Sono molto legato alle vecchia “trilogia”, se così possiamo chiamarla, e vorrei tanto che questo 4° capitolo mi diverta. Certo, si trovano molte recensioni estremamente negative…
    Più che altro… sai dirmi qualcosa riguardo alla colonna sonora? Vengo da un ascolto fuori contesto, ossia ho ascoltato le composizioni di Zimmer senza aver ancora visto il film. Sono roboanti, in pieno stile Zimmer? Come accompagnano le scene? Sono proporzionate al film o sono esagerate?

    • Maggio 19, 2011 alle 11:31 am

      Si, roboanti come il solito Zimmer, ma accompagnano non rubano la scena. Il film te lo consiglio, durata a parte è davvero divertente: ho preferito non raccontare troppo ma ci sono dei duetti imperdibili con le varie spalle che capiteranno al tiro di Sparrow.

  2. Maggio 19, 2011 alle 4:24 PM

    Perfetto! Alcune volte il missaggio della colonna sonora, con Zimmer, è sbagliato secondo me, davvero. Altre volte invece pare che le composizioni siano un pò “eccessive”… Speriamo! 🙂

  3. Maggio 19, 2011 alle 5:40 PM

    Ho avuto le tue stesse sensazioni in passato stavolta no, un saluto.

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